Tutti i lavoratori sanno che in caso si dovessero ammalare devono giustificare il loro rimanere a casa con un certificato medico e che devono rendersi disponibili per la visita fiscale. Di che cosa si tratta? È un possibile controllo richiesto dal datore di lavoro o dall’INPS stessa, che manda un medico a casa dell’impiegato assente per malattia per verificare il suo stato di salute. Non è una pratica obbligatoria ma è una possibilità con cui devono fare i conti tutti, motivo per cui è importante conoscere le fasce orarie in cui è previsto il possibile passaggio del medico. Anche perché, sia nel caso di dipendenti pubblici sia nel caso di quelli privati, se il lavoratore non viene trovato a casa durante le fasce di reperibilità da rispettare rischia sanzioni pesanti. Nei prossimi paragrafi facciamo quindi chiarezza sulle norme da rispettare e sulle conseguenze per chi non le segue. Ti interessa l’argomento? Approfondisci la notizia su ecodimilano.com, portale sempre aggiornate con tante notizie utili e interessanti.

Visite fiscali per dipendenti pubblici e privati: ecco gli orari della malattia

Come abbiamo accennato, quando un lavoratore si dichiara malato ha l’obbligo di garantirsi disponibile a una possibile visita medica di controllo, richiesta dal suo datore o dall’INPS. È quindi fondamentale conoscere quali sono le fasce di reperibilità che deve rispettare, ovvero i giorni e gli orari in cui deve essere necessariamente disponibile per la possibile visita fiscale presso l’indirizzo di reperibilità comunicato all’INPS. Sono orari che variano in base al settore di impiego. Il dipendente privato ha visite fiscali che si effettuano sette giorni su sette, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00. Anche i dipendenti pubblici devono essere reperibili sette giorni su sette, ma nel loro caso gli orari sono dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi, e prevede che la visita possa avvenire già dal primo giorno di malattia. Ricordiamo che il lavoratore deve giustificare la sua malattia al medio curante, che provvederà a trasmettere il certificato di malattia direttamente all’INPS per via telematica.

Le sanzioni per chi non rispetta gli orari di malattia

Cosa succede se il medico fiscale non trova a casa il lavoratore durante gli orari di reperibilità? Scatta automaticamente una sanzione per assenza ingiustificata, che prevede una decurtazione dello stipendio pari al 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia e al 50% dall’undicesimo giorno di malattia in poi. Il dipendente assente dal domicilio durante le fasce di reperibilità ha possibilità di giustificarsi solo quando la sua assenza è di natura sanitaria. In questo caso entro 15 giorni dovrà trasmettere all’INPS la documentazione necessaria per evitare la sanzione.

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