Il 2020, di certo, passerà alla storia come un autentico “Annus Horribilis”, segnato dalla pandemia da COVID-19 e dalle catastrofiche conseguenze che ne sono derivate. Nonostante tutte le negatività che si è portato dietro, però, il 2020 e il confinamento dovuto dal lockdown che ha bloccato interi paesi in casa hanno permesso a molti di riscoprire quanto sia importante la casa. Infatti, secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel terzo trimestre del 2020, il periodo post – lockdown dunque, ha fatto rilevare una ripresa del settore immobiliare. A tal proposito, il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia, ha affermato come l’isolamento imposto dalla pandemia abbia modificato alcuni meccanismi del mercato immobiliare, ma la casa è tornata al centro dei progetti e delle strategie di molte famiglie.

Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono anche gli esperti di Compendium Value real estate, così come la la responsabile dell’Ufficio Studi Tecnocasa, Fabiana Megliola. Quest’ultima, infatti ha affermato come molti italiani abbiano mostrato compiacimento per la casa in cui abitano già, mentre altri hanno pensato a cercarne di migliori, attratti da dimensioni più ampie e, soprattutto, dall’eventuale presenza di spazi all’esterno. Così, anche settore delle case è pronto a premere il tasto della ripartenza. Anche il credito, elemento indispensabile per il funzionamento del comparto immobiliare, ricordano ancora gli analisti di Compendium Value Limited, non dovrebbe incontrare difficoltà con i mutui, i cui tassi sembrano conformarsi alle politiche rassicuranti, sostenute dalle Banche centrali, così da supportare il concretizzarsi della congiuntura. Ovviamente le previsioni per l’anno 2021 sono influenzate dal momento in cui si registrerà l’effettiva ripartenza dell’economia e dalla conseguente e definitiva uscita dalla pandemia. Secondo le previsioni effettuate da Breglia nel corso del Re Italy Winter Forum 2021, organizzato da Monitorimmobiliare alla Borsa di Milano, il secondo trimestre del 2021 dovrebbe segnare un ritorno alla normalità. Infatti, proprio Breglia stima come la ripresa del mercato immobiliare nazionale si attesterà intorno al 7,7%, per un giro di affari pari a 119 miliardi di euro, attestandosi nella media degli ultimi dieci anni. Le tendenze e le previsioni redatte, invece, da Ufficio Studi Tecnocasa, scendono maggiormente nel dettaglio. A tal proposito, esse affermano come, a seguito di un decremento delle vendite pari al -3 e -1% registrato nel 2020, le compravendite dell’anno 2021 sono previste in aumento, facendo registrare una netta preferenza per le zone interne delle città più grandi. I prezzi, a loro volta, sono i calo, soprattutto per gli immobili siti nei capoluoghi di provincia. Infatti, alla fine del completo lockdown della scorsa primavera, si è registrata una tempestiva vendita di immobili, per un periodo pari a 112 giorni di trattativa. I mesi estivi hanno rappresentato un’iniezione di fiducia per gli investitori, mentre un nuovo decremento per la loro attività si è rilevata nel corso della seconda ondata della pandemia. Infine, gli incentivi volti ad incoraggiare le ristrutturazioni degli immobili sono un valido aiuto per il settore dell’usato, mentre per le nuove costruzioni si registra “un adeguamento dell’offerta alle nuove caratteristiche ricercate dai potenziali acquirenti e consolidate sull’esperienza del primo confinamento forzato a causa del coronavirus”.

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