Una delle questioni più spinose con cui il perito calligrafico Milano ha a che fare riguarda i testamenti falsi. Vediamo di capire meglio come muoversi e che cosa dice la legge in tale materia.

Cosa dice la giurisprudenza

In base alle sentenze passate, si può affermare che chi contesta la veridicità e l’autenticità del testamento olografo, cioè scritto a mano, deve fare domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura. L’onere della prova è per chi contesta il testamento stesso. In poche parole, chi contesta il testamento dicendo che non è autentico deve provarlo grazie al servizio di un perito calligrafico Milano che dovrà redigere un’analisi completa sull’autenticità o meno del testamento. Perché il testamento venga considerato valido ci sono poi altre caratteristiche de confermare che spettano però all’avvocato, come la data in cui è stato redatto.

Disconoscimento della scrittura privata

Chi opta per il disconoscimento della scrittura privata significa che sta indicando il testamento come falso. Si deve presentare l’istanza di verificazione che comprata una perizia del ritubale. Ovviamente, i relativi costi sono a carico del richiedente.  La posizione processuale assunta dalle parti è irrilevante. Questo vuol dire che può iniziare la controversia il legittimo erede che vuole comprovare la falsità di un documento che divide il patrimonio in modo meno svantaggioso rispetto quanto previsto in precedenza. In altri casi, a richiedere la perizia di un perito calligrafico Milano sono altri eredi che ottengono posizioni svantaggiose se il documento contestato fosse vero.

Impugnazione testamento

Nel momento in cui un testamento è invalido è meglio procedere velocemente. Lo stesso si deve fare nel caso in cui le diposizioni recate sono lesive dei diritti di legittimità. Lo scopo dell’azione tempestiva è evitare che il patrimonio conteso sparisca e che l’azione intentata per recuperarla vada in prescrizione. Sono anche possibili percorsi di conciliazione; basti pensare ad accordi che hanno lo scopo di riconoscere una parte di patrimonio che spetta a un l’erede legittimo leso o del tutto escluso dal testamento.

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